La storia

Un caloroso benvenuto nella regione di Orawa. E ‘ una terra storica ed etnografica, al confine tra Polonia e Slovacchia. La chiesa di Orawka è il monumento più antico conservatosi nella parte polacca di Orawa, è dedicata a S. Giovanni Battista ed è la prima chiesa parrocchiale cattolica di questa zona. La terra dell’Alta Orawa apparteneva in passato al Regno di Ungheria e i loro proprietari erano i signori protestanti del Castello di Orawa, Slovacchia.

fot. Tomasz Parys

Il presbiterio, la navata e la sacrestia – le parti più antiche della chiesa – sono state costruite in larice, senza chiodi, su una base di pietra negli anni dal 1651 al 1656 circa. Nel 1728 è stata aggiunta la cappella intonacata in pietra, invece la torre a forma di ago è stata costruita per la navata nel 1901. Il tetto della navata, del presbiterio e della cappella è stato progettato e costruito nel 1935.

Le pareti della chiesa sono ricoperte di policromie realizzate da artisti sconosciuti, in diverse fasi, dal 1656 al 1711 circa. I dipinti più importanti sono 14 e raffigurano scene della vita di S. Giovanni Battista. Il ciclo si apre con “L’Annunciazione a Zaccaria” sulla trave del soffitto del presbiterio, seguita dalla “Visitazione a Santa Elisabetta “. Un altro dipinto, più lontano sulla trave della navata, è “La nascita di San Giovanni” e “Il giovane San Giovanni nel deserto”. Sulla parete nord della navata si vede l’immagine del “San Giovanni predicante alle folle “; nel presbiterio verso l’altare si possono ammirare: “La voce di uno che grida nel deserto” “La presentazione di Gesù ai farisei e discepoli” , “Il Battesimo di Gesù nel Giordano” e sul lato sinistro dell’altare maggiore: “Ammonizione di Erode”; a destra sulla parete sud: “San Giovanni nel carcere”, “Decollazione di San Giovanni”, “Banchetto di Erode” e davanti all’arco “Erodiade e Salomè con la testa di San Giovanni”. Il ciclo si chiude con: “I funerali di San Giovanni ” sopra la porta dell’ ingresso laterale della chiesa.

Il secondo ciclo di policromie comprende 49 rappresentazioni di santi e beati della storia cristiana del Regno d’Ungheria, del quale Orawa ha fatto parte fino alla fine della prima guerra mondiale. Furono eseguite secondo le incisioni su rame di Gabriel Hevenesi del 1692, ed erano intitolate “Ungaricae Sanctitatis Indici”. Raffigurano re, vescovi, martiri e monaci e le donne sante legate alla famiglia reale Arpadi.

fot. M.Jurasz

Un’altra serie di policromie è “Decalogo”, dipinto sulla parete della cantoria, e illustra esempi di comportamento oppure la mancata osservanza dei comandamenti. Sono immagini prese dalla vita dei contadini, della borghesia, della piccola nobiltà e della corte nel XVIII secolo. La policromia è particolarmente preziosa perché è la prima rappresentazione dei costumi tradizionali della regione Orawa.

Sul lato destro, sul davanzale musicale – idea di paradiso – angeli musicanti coi vecchi strumenti. All’ingresso della cantoria, sulla parete sud – rappresentazione dell’inferno, e sotto il pulpito, 4 evangelisti e Gesù, come rappresentazione del Purgatorio.

Gli altari e il pulpito risalgono alla del XVII secolo e sono stati eseguiti in stile tardo barocco. Questo è il secondo set in questa chiesa, l’originale era molto più piccolo, come testimoniano le pitture murali che sono attualmente dietro gli altari.

I due piani dell’altare maggiore contengono al centro “La Pietà”, probabilmente risalente alla fine del XVII secolo, a sinistra San Adalberto, a destra San Stanislao, i patroni dei polacchi, e accanto a loro, a sinistra, Santo Stefano, a destra San Ladislao, patroni del Regno d’Ungheria.

Nel piano superiore, a sinistra Santa Barbara, e un’ immagine: La Madonna con Gesù e San Giovanni come bambini, Santa Caterina d’Alessandria. Nel coronamento c’è La Madonna della Vittoria, che simboleggia la vittoria del cattolicesimo sul luteranesimo, la religione che professavano i signori dell’Orawa.

L’altare laterale sinistro è dedicato alla Madonna dell’Immacolata Concezione, sopra la sua immagine la Sacra Famiglia, e infine L’Arcangelo Michele che sconfigge Satana. Sull’altare laterale, a destra, si trova una copia del celebre dipinto di Rubens “Il colpo di lancia” che è oscurato oggi dalla figura più antica della chiesa. Si tratta di una scultura gotica del Cristo Pensante, tra la fine del XV secolo e l’inizio del XVI sec. La corona di spine, i capelli e il mantello sono naturali, secondo il metodo gotico, per sottolineare la sofferenza di Cristo.

Nel piano superiore c’è La Madonna dei Sette Dolori, circondata da angeli con gli attributi della Passione, alla fine c’è il Cristo Risorto. Sulla trave centrale troviamo, esistente fin dall’inizio in questa chiesa, Il Gruppo della Crocifissione – dal lato sinistro la Madre di Dio, Maria Maddalena in ginocchio, Cristo sulla Croce e San Giovanni.

Sulla trave centrale di arcobaleno 4 versi di un testo medievale o della preghiera quaresimale, attribuiti al primo parocco – Jan Szczechowicz, quindi risalenti al 1659. Sul lato sinistro della trave-arcobaleno lo stemma dell’Impero Asburgico, senza il sostegno del quale non sarebbe stato possibile costruire la chiesa cattolica nella terra appartenente ai luterani. Sul lato destro c’è lo stemma dell’ arcivescovo di Esztergom George Lippay de Sombor, che affidò al sacerdote Szczechowicz la creazione e la costruzione della prima chiesa parrocchiale in Alta Orawa. L’arredo della chiesa è completato da un antichissimo ma ben funzionante organo. E’ tra i più antichi in Polonia.

fot. M.Jurasz

Secondo la tradizione trasmessa in Orawka, fu regalato dagli Asburgo nel 1670 circa. Non si sa quando, dove e da chi sia stato fabbricato. Si tratta di un piccolo strumento di 9 voci, contenente un timpano (tamburo).

Nel campanile di pietra, situato sul lato nord della chiesa, si trova la campana fissata in alto del 1641 con l’ iscrizione sul mantello “Mi ha donato all’universalità dei cattolici di Orawa Ferdinando IV, re d’Ungheria e della Repubblica Ceca nel corso dell’anno 1651”. In basso, sul lato sinistro c’è una campana fondata nel 1924, sul lato destro una campana fondata dalle famiglie di immigrati della parrocchia Orawka dopo la seconda guerra mondiale.

Nella piazza adiacente alla chiesa troviamo la Colonna della Peste – una delle poche in Polonia. La scultura è stata eseguita nel 1758. Essa mostra la Vergine Maria circondata dai sostenitori: contro l’epidemia di peste (Santa Rosalia), contro il fuoco (San Floriano) e contro i fulmini (San Donato).

La manutenzione generale della costruzione del tempio è stata effettuata negli anni ’90 del XX sec. e all’inizio del XXI. Attualmente, a poco a poco, con le offerte raccolte, sono stati rinnovati gli inestimabili arredi della chiesa. Ringraziamo per il sostegno a questo nobile scopo: sono i “mattoncini” che vengono acquistati da Voi!

Tłum. Danuta Harkabuzik, Anna Maria Larcher